Rucola

La rucola

La rucola (Eruca sativa) è una pianta della famiglia delle Brassicaceae (o crucifere), a cui appartengono anche broccoli, cavolfiori, cavoli e senape. Oltre alle foglie possono essere consumati anche la radice, i fiori ed i semi. Dai semi viene ottenuto un olio che si è dimostrato un valido aiuto nel contrastare lo stress ossidativo provocato dal diabete mellito. La rucola comune non va confusa con la rughetta selvatica (Diplotaxis tenuifolia), una pianta spontanea perenne di aspetto e sapore simili.

 

La rucola: gastroprotettore ed antiulcera naturale

La rucola: gastroprotettore ed antiulcera naturale

 

Come quasi tutte le verdure, la rucola contiene pochi carboidrati, è quasi priva di grassi, il suo contenuto di proteine è modesto ma anche la quantità di fibra è piuttosto bassa. E’ sorprendente, invece, la rilevante quantità di vitamine e sali minerali presente in questa minuscola pianta: 100 g di rucola contengono il 24 % della dose giornaliera raccomandata (RDA) di folati (acido folico o vitamina B9), il 25 % di vitamina C, il 79 % di vitamina A e addirittura il 90 % di vitamina K! Possiede inoltre un buon contenuto di altre vitamine del gruppo B e di vitamina E.

Anche i sali minerali sono presenti in discrete quantità: spiccano il calcio (16 % RDA), il ferro (18 % RDA), il magnesio (12 % RDA) ed il manganese (14 % RDA) mentre il fosforo, il rame e lo zinco presenti in 100 g di rucola soddisfano meno del 10 % della RDA. La presenza di vitamina C e di ferro nello stesso alimento fa sì che il ferro sia assimilato più facilmente. Nei tempi passati, grazie all’elevato contenuto di vitamina C, si usava la rucola anche come rimedio per lo scorbuto.

A questa pianta non mancano nemmeno i fitonutrientio nutraceutici –  tra cui risultano particolarmente interessanti i glucosinolati, che degradandosi creano dei principi biologicamente attivi (isotiocianati, sulforafano) con proprietà antitumorali. Un altro glucosinolato presente nella rucola è la glucoerucina, che ha proprietà antiossidanti. Al potere antiossidante della rucola contribuiscono anche le vitamine A e C, i carotenoidi ed i flavonoidi (classe di polifenoli). L’attività antiossidante insieme ad altre proprietà, quali l’inibizione della secrezione gastrica e proprietà antinfiammatorie, fanno della rucola un gastroprotettore e antiulcera naturale.

 

 

BIBLIOGRAFIA/SITOGRAFIA

El-Missiry e El Gindy A.M. Amelioration of Alloxan Induced Diabetes mellitus and Oxidative Stress in Rats by Oil of Eruca sativa Seeds. Ann. Nutr. Metab. 2000; 44:97–100

Barillari et al. Direct Antioxidant Activity of Purified Glucoerucin, the Dietary Secondary Metabolite Contained in Rocket (Eruca sativa Mill.) Seeds and Sprouts. J. Agric. Food Chem., 2005, 53 (7), pp 2475–2482.

https://it.wikipedia.org/wiki/Diplotaxis_tenuifolia

http://www.nutrition-and-you.com/arugula.html

 

 


Broccolo

I Broccoli

I broccoli, un vero “superalimento” appartenente alla famiglia delle crucifere insieme a cavoli, cavolfiori, cavolini di Bruxelles ed altri, sono ricchi di fibre, costituiscono una buona fonte di vitamine del gruppo B, di vitamina A, K e C (quest’ultima, però, viene degradata durante la cottura) e contengono notevoli quantità di sali minerali, tra cui calcio, ferro, rame, sodio, potassio, magnesio, manganese, selenio e zinco.

Broccoli: un vero superalimento!

Broccoli: un vero superalimento!

Oltre alla presenza di flavonoli (una classe di polifenoli) con le loro proprietà antiossidanti,  ciò che dei broccoli fa veramente un” superalimento” è la presenza di un altro gruppo di nutraceutici – glucosinolati, in particolare glucorafanina che viene trasformata dagli enzimi endogeni o dalla microflora batterica intestinale in sulforafano. Il sulforafano è in grado di ridurre le infiammazioni croniche implicate in malattie cardiovascolari e di rallentare le divisioni cellulari incontrollate collegate con i primi stadi di sviluppo dei tumori, importante proprietà anitumorale. Insieme ad alcuni altri glucosinolati questa molecola è anche responsabile dell’odore, forte e non gradito da tutti, che si sviluppa durante la cottura di queste verdure: ma ora che sapete quanto siano importanti i glucosinolati, potreste anche perdonare questo piccolo difetto! Soprattutto se vi capita di trovare i broccoli siciliani selvatici, perché sono i più ricchi di sulforafano e sono stati utilizzati da un gruppo di ricercatori britannici nell’intento di ottenere il “superbroccolo”, tramite incrocio con altre varietà di broccoli.